Come abbiamo ripetuto spesso da queste parti, le erbe hanno tantissime proprietà curative, cosmetiche e perché no confortanti (la bellezza non è forse fonte di sollievo in tempi difficili?).
Per poter sfruttare al meglio le loro proprietà però, il primo passo da compiere è quello di sapere cosa fare con queste erbe e dunque, il concetto con cui dobbiamo familiarizzare è il principio dell’estrazione.
Estrazione di quello che viene chiamato il fitocomplesso delle piante, ossia quel principio attivo (sostanza chimica) che conferisce alla pianta le specifiche proprietà terapeutiche che la rendono unica, in concerto con la presenza di altri componenti chimici (tannini, mucillagini per fare solo alcuni esempi).
Tanti! Un impacco, un impiastro, un oleolito, ma anche un’infusione costituiscono delle validissime tecniche di estrazione, che si possono utilizzare a seconda del nostro scopo e del tipo di erba scelto.
Iniziamo quindi la nostra disamina, dalle tecniche di estrazione per eccellenza: gli idroliti. Quei prodotti che sfruttano l’azione dell’acqua e che sono un ottimo punto di partenza per cominciare. Parliamo dunque di decozione, leggera decozione ed infusione.
La decozione è una tecnica da utilizzare nel caso di droghe dure come radici, cortecce e frutti per esempio, i frutti di finocchio che sono appunto molto duri. Queste parti necessitano di una maggiore infusione in acqua ed una temperatura elevata per cui è bene procedere con la decozione: il mix viene immerso in acqua e portato ad ebollizione, dopodiché si continua la cottura a fuoco basso per altri cinque minuti, in una pentola con il tappo, a fuoco spento poi si lascia riposare per altri 5-10 minuti, sempre con il tappo.
Un esempio? Un decotto digestivo perfetto per combattere la pesantezza postprandiale:
genziana 25g radice; ginepro 25g galbuli; finocchio 25 g frutti; alloro 25g foglie; rosmarino 25g sommità legnose
Nel caso di una tisana in cui sono presenti sia parti molli come foglie e fiori sia parti dure, è preferibile una leggera decozione: si fa bollire l’acqua, quando inizia il bollore si aggiunge la tisana, si abbassa il gas e si lascia andare per circa 2-5 minuti, una volta spento il fuoco, si lascia riposare per 10-15 minuti.
Un ottimo preparato utile come coadiuvante al trattamento della cistite può essere:
Corbezzolo 30 g foglie; Erica sommità fiorite 20g; asparago selvatici 30 g foglie; finocchio frutti 20 g
Mentre l’infusione è la tecnica giusta se dobbiamo trattare parti di piante molli, come i fiori, in alcuni casi le foglie e alcuni tipi di buccia di frutta. In questo caso, l’acqua bollente o quasi (la temperatura dell’acqua varia a seconda della droga), viene versata sul mix vegetale e si lascia riposare 10-15 minuti.
Perché non provare un infuso calmante utile nel contrastare gli stati d’ansia? Ecco la ricetta:
Camomilla 25g capolini; biancospino fiori e foglie 20g ; Steccade 20 g sommità fiorite; iperico 25 g sommità fiorite; verbena 10 g foglie.
SELU
Una vacanza indimenticabile è fatta di tanti momenti unici. Attimi di pace e relax, e attività finalizzate alla scoperta del territorio e delle sue meraviglie.
Come vi accennavo in precedenza, amo la mia terra: l’Ogliastra. Un luogo incantevole che ha tanto da offrire. Per farvela conoscere, ho elaborato dei percorsi che vi faranno entrare in contatto con il suo lato più verace e incontaminato.
Meravigliosa durante il giorno, e suggestiva alla sera.
La zona Spa è un vero e proprio toccasana per coloro che vogliono ricaricare le batterie e dimenticarsi dello stress.
Prima della spa, vi consigliero’ anche delle tisane studiate appositamente per voi, e elaborate a partire da piante del territorio.
Come vi accennavo in precedenza, per permettervi di scoprire tutte le sue meraviglie, ho creato dei percorsi che vi faranno scoprirne il lato più verace e incontaminato. Ho suddiviso i percorso in due categorie, ma nella pagina escursioni, troverete tutti i percorsi nel dettaglio.
