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La pianta è un essere vivente statico, non si muove. Quindi per poter interagire con l’ambiente circostante e per poter rispondere agli stimoli esterni ha sviluppato il cosi detto metabolismo secondario. Partendo dai metaboliti primari (prodotti dal metabolismo primario: carboidrati, lipidi…) i vegetali sono in grado di produrre una grande quantità di sostanze (metaboliti secondari) alcune delle quali risultano attive terapeuticamente. La composizione chimica di questi metaboliti secondari cambia da specie a specie, ecco perché sono migliaia le sostanze scoperte e ancora da scoprire racchiuse all’interno di una pianta specie se endemica.

Quando noi estraiamo da un’entità vegetale ( per infusione, decozione…) non andiamo a prelevare solo il singolo principio attivo ma un insieme di sostanze che con esso formano il fitocomplesso. Il principio attivo svolge la sua attività terapeutica e nel suo lavoro è supportato da tutte quelle altre molecole (vitamine, catechine….). Qui sta la differenza tra farmaco e estratto vegetale.