Passeggiata virtuale tra i Tacchi d’Ogliastra: tra panorami meravigliosi e piante straordinarie.
In questi tempi di smartworking e riunioni zoom tutto è diventato virtuale e allora voglio provarci anch’io (ma solo per questa volta!), in attesa di potervi accogliere nei miei Tacchi, vi porto con me in una passeggiata virtuale sulle mie montagne…cominciamo?
Che dire, nel mezzo del cammin dei Tacchi mi ritrovai in una selva colorata che la diritta via era smarrita…vi dice qualcosa?
Venite con me, vi porto a ritrovar la via!
Questa stagione è una delle mie preferite per andare a zonzo nella natura: la luce è meravigliosa, i profumi inebrianti e i colori indescrivibili! Non mi dilungherò nell’incensarvi nuovamente i miei Tacchi ma sappiate che l’aria pulita, i colori del cielo estivo, la luce intensa ed i profumi della macchia mediterranea in fiore alleviano quasi ogni peso che abbiamo dal cuore, fidatevi!


Ma ora mettiamoci virtualmente in cammino insieme e scopriamo due piante che nel percorso potremmo sicuramente trovare. È stato molto difficile sceglierne solo due per cui aspettatevi nuove puntate.
Voglio cominciare con sua maestà cisto, in sardo è murdegu, (cisto maschio) o murdegoinu (cisto femmina) anche se noi, per comodità, tendiamo spesso a chiamarli entrambi murdegu. Il nome italiano deriva dal latino scientifico Cistus che significa piccola vescica, questo perché i suoi frutti, sorta di capsule, ricordano una vescica al cui interno sono contenuti i semi.
È un arbusto, una pianta cespugliosa, molto gradevole alla vista. Il suo fiore, di dimensioni esigue, ricorda le roselline e si presenta di colori diversi, generalmente bianco o rosa, ha la particolarità di durare un solo giorno.
Le varietà che si trovano sicuramente alle pendici dei Tacchi sono tre.
Il Cistus salviifolius, chiamato anche cisto femmina o cisto bianco; le sue foglie sono piccole, ovali, e ricordano le foglie della salvia da cui il nome scientifico mentre i suoi fiori sono bianchi ed alla base presentano un colore giallo-arancione.
Il cisto marino o cisto sardo il cui nome scientifico è Cistus monspeliensis, è quello che troviamo nelle zone marine ed è il più caratteristico, ha i fiorellini bianchi e le sue foglie risultano essere ovali, allungate e appiccicose. Generalmente le foglie presentano una schiumettina bianca che altro non è che una risposta della pianta ad un insetto, infatti, la cicala è solita pizzicare la fogliolina la quale per proteggersi e ripararsi crea questa sorta di schiuma all’interno della quale la cicala depone le uova.
È un arbusto, una pianta cespugliosa, molto gradevole alla vista. Il suo fiore, di dimensioni esigue, ricorda le roselline e si presenta di colore bianco, ha la particolarità di durare un solo giorno.
In ultimo, il Cistus incanus o Cistus creticus che è il cisto rosa conosciuto anche come cisto maschio, presenta le caratteristiche foglie grandi e ovali, sebbene più raggrinzite rispetto a quelle delle altre specie, e fiorellini grandi di colore rosa i cui petali sono anch’essi raggrinziti.
Il cisto è una pianta utilizzata fin dall’antichità, i suoi benefici erano noti già ad egizi e greci, che vi ricavavano il ladano, una sostanza gommoso resinosa. Nell’antica Grecia erano soliti far pascolare le capre in mezzo ai campi di cisto, in modo che il loro manto si impregnasse di resina e arrivato il momento della tosatura si potesse recuperare il pelo impregnato di resina. Come? Il residuo della tosatura veniva inserito dentro delle pentole di acqua bollente in modo da far separare la sostanza resinosa dal pelo, una volta che il composto si fosse raffreddato, ne estraevano questa sostanza gommosa, detta appunto ladano. Utilizzavano poi il ladano per diversi scopi, ne ricavavano profumi e incensi oltre ad utilizzare questa resina per formulare degli unguenti utili per contrastare tosse e reumatismi. Ad oggi è utilizzato in cosmetica sia come fissativo che come aromatico.
Ad oggi sono confermate le sue proprietà terapeutiche?
Assolutamente sì, infatti soprattutto sul Cistus incanus (il cisto maschio) sono stati condotti diversi studi scientifici da cui è emerso come sia ricco di sostanze farmacologicamente attive utili soprattutto a livello antinfiammatorio ed antiossidante.
Bere quotidianamente un decotto preparato sia con i fiori sia con le foglie del cisto maschio (essendo la pianta abbastanza arbustiva e legnosa si predilige proprio questa tecnica di estrazione) è un potentissimo disintossicante perché capace di attaccare i radicali liberi.
Infatti, come dimostrato dagli studi scientifici, ha delle proprietà stimolanti sul sistema immunitari ed è utilissimo contro la candida, contro l’elicobatterio (il batterio che attacca lo stomaco) ed è capace di favorire il ripristino e la formazione della flora batterica intestinale creando una sorta di equilibrio. Difatti, se il nostro intestino non lavora bene anche il nostro sistema immunitario ne risulterà indebolito.

Riassumendo, il cisto è un potente antinfiammatorio, antiossidante, disintossicante e benefico per l’intero sistema immunitario quindi l’effetto benefico a livello corporeo è straordinario e se il nostro corpo lavora bene riesce a rispondere meglio a quelli che sono gli attacchi dei patogeni esterni.
Queste proprietà infiammatorie sono state sfruttate poi anche per la creazione di pomate, creme, oli dal potere cicatrizzante sulle ferite mentre in cosmetica si predilige nei preparati formulati per combattere i segni dell’invecchiamento.
Non male per una pianta nostrana che troviamo a due passi da casa, no?
Come potrei poi non menzionare il carciofo o cardo selvatico che altro non è che il Cynara cardunculus, che poi è stato addomesticato diventando il carciofo che consumiamo abitualmente nelle nostre tavole. Il nome deriva dal greco e rimanda alla parola canino, perché le punte delle sue infiorescenze sono appuntite proprio come i denti del cane.
Sono due le parti che si raccolgono del carciofo selvatico e queste possono essere utilizzate sia per uso alimentare sia per uso terapeutico. Nel primo caso, vengono consumate sia la parte dura della foglia sia l’infiorescenza (si tratta di infiorescenza e non di fiore) quando è una sorta di bocciolo che poi assumerà il caratteristico colore viola. Si raccolgono questi carciofini, vengono lavati, fatti sbollentare e messi sott’olio; il gusto è particolarmente amaro ma sono in molti a trovarlo una prelibatezza!
Dal punto di vista terapeutico le foglie, i fiori ma anche le radici, vengono utilizzate perché sono benefiche e protettive a livello epatico; essendo depurative stimolano la produzione della bile, inoltre come quasi tutti gli alimenti dal tipico gusto amarognolo ha proprietà di favorire la digestione soprattutto se parliamo di una digestione particolarmente lenta. Altra caratteristica è che riducono l’assorbimento del colesterolo cattivo, come del resto il carciofo normale e abbassano il livello di glicemia nel sangue.
Non male per una pianta che cresce nei nostri boschi, no?
Ok, vi avevo promesso che vi avrei portato in questa passeggiata virtuale e così è stato ma ça va sans dire, i sentieri vanno percorsi e le piante ammirate con i propri occhi, quindi è presto detto: vi aspetto da me! Preparate la bisaccia e gli scarponi, partiamo!
SELU
Attività
Una vacanza indimenticabile è fatta di tanti momenti unici. Attimi di pace e relax, e attività finalizzate alla scoperta del territorio e delle sue meraviglie.
Come vi accennavo in precedenza, amo la mia terra: l’Ogliastra. Un luogo incantevole che ha tanto da offrire. Per farvela conoscere, ho elaborato dei percorsi che vi faranno entrare in contatto con il suo lato più verace e incontaminato.

La spa
Meravigliosa durante il giorno, e suggestiva alla sera.
La zona Spa è un vero e proprio toccasana per coloro che vogliono ricaricare le batterie e dimenticarsi dello stress.
Prima della spa, vi consigliero’ anche delle tisane studiate appositamente per voi, e elaborate a partire da piante del territorio.

Escursioni
Come vi accennavo in precedenza, per permettervi di scoprire tutte le sue meraviglie, ho creato dei percorsi che vi faranno scoprirne il lato più verace e incontaminato. Ho suddiviso i percorso in due categorie, ma nella pagina escursioni, troverete tutti i percorsi nel dettaglio.